Effetto del Finerenone sugli esiti della malattia renale cronica nel diabete di tipo 2


Finerenone, un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non-steroideo, ha ridotto l'albuminuria in studi a breve termine che hanno coinvolto pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) e diabete mellito di tipo 2.
Tuttavia, i suoi effetti a lungo termine sui reni e sugli esiti cardiovascolari sono sconosciuti.

In uno studio in doppio cieco sono stati assegnati in modo casuale 5.734 pazienti con nefropatia cronica e diabete di tipo 2 a ricevere Finerenone o placebo.
I pazienti idonei avevano un rapporto tra albumina urinaria e creatinina, con albumina misurata in milligrammi e creatinina misurata in grammi, da 30 a meno di 300, una velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) da 25 a meno di 60 ml al minuto per 1.73 m2 di superficie corporea e retinopatia diabetica, oppure avevano un rapporto tra albumina urinaria e creatinina da 300 a 5.000 e una eGFR da 25 a meno di 75 ml al minuto per 1.73 m2.

Tutti i pazienti sono stati trattati con il blocco del sistema renina-angiotensina aggiustato prima della randomizzazione alla dose massima che non causava effetti collaterali inaccettabili indicata dal produttore.

L'esito composito primario, valutato in una analisi time-to-event, era l'insufficienza renale, una diminuzione sostenuta di almeno il 40% di eGFR rispetto al basale o la morte per cause renali.
L'esito composito secondario chiave, valutato in un'analisi time-to-event, era la morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca.

Durante un follow-up mediano di 2.6 anni, un evento di esito primario si è verificato in 504 pazienti su 2.833 ( 17.8% ) nel gruppo Finerenone e in 600 pazienti su 2.841 ( 21.1% ) nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.82; P=0.001 ).

Un evento chiave di esito secondario si è verificato in 367 pazienti ( 13.0% ) e 420 pazienti ( 14.8% ) nei rispettivi gruppi ( HR=0.86; P=0.03 ).
Nel complesso, la frequenza degli eventi avversi è stata simile nei due gruppi.
L'incidenza dell'interruzione del regime di studio correlata all'iperkaliemia è stata maggiore con Finerenone rispetto al placebo ( 2.3% e 0.9%, rispettivamente ).

Nei pazienti con malattia renale cronica e diabete di tipo 2, il trattamento con Finerenone ha comportato minori rischi di progressione della nefropatia cronica e di eventi cardiovascolari rispetto al placebo. ( Xagena2020 )

Bakris GL et al, N Engl J Med 2020; 383: 2219-2229

Nefro2020 Endo2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli

Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...


Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...


A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...


La presa in carico della persona con diabete mellito di tipo 2 comporta non soltanto la prescrizione della terapia farmacologica...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...


Lineeguida: ESC/EASD 2019 Le più recenti linee guida delle società europee ESC/EASD ( European Society of Cardiology / European Association for the...


Orforglipron, un agonista orale del recettore del peptide-1 glucagone-like ( GLP-1 ) non-peptidico, è in fase di sviluppo per il...


L'Insulina Icodec settimanale potrebbe fornire un'alternativa di dosaggio più semplice all'Insulina basale giornaliera nelle persone con diabete mellito di tipo...


Il rischio di diabete di tipo 2 tra le donne con intolleranza al glucosio durante la gravidanza che non soddisfa...


L'Insulina Icodec ( Icodec ) è un'Insulina basale settimanale attualmente in fase di sviluppo. ONWARDS 2 ha valutato l'efficacia e...